Lino Fiorito

acquerelli e ceramiche
a cura di Maria Savarese
10 dicembre_15 gennaio 2011

Domande e risposte

Maria Savarese Nelle opere presenti in mostra è assente il riferimento alla
realtà, al mondo concreto e sensibile, il risultato di questo processo di liberazione è un immagine iconografica che vuole e riesce ad inglobare visibile ed invisibile, scivolando attraverso codici iconografici prestabiliti e destrutturandone le barriere di senso acquisite, lo scopo del tuo lavoro è la ricerca di un equilibrio atavico sempre sul punto d’infrangersi?
Lino Fiorito Gli acquarelii nascono da un sentimento, da una nostalgia, una mancanza.

M.S. Il caos e l’indeterminatezza che ruolo giocano nell’iter processuale del tuo lavoro?
L.F. Caos ed indeterminatezza giocano nel mio lavoro lo stesso ruolo che hanno nella vita di tutti,sono parte del divenire del lavoro.

M.S Le tue ceramiche sono corpi, oggetti cromatici, lisci e levigati ed al contempo, inglobanti asperità, spigolosità, imprendibili e problematici, testimoni di un’intenzionalità che non persegue forme determinate, ma nuove aperture e diversi orizzonti di senso?
L.F. Le ceramiche ‘arrivano’ non so bene da dove,le osservo,le studio…sono come sospese..

M.S Espansione del colore e instabile rigore delle linee, qual è il ruolo del controllo nella creazione delle tue opere?
L.F. Controllo è una parola che mi inquieta. La sensibilità del momento definisce il procedere del lavoro, i suoi ritmi.

M.S Cosa ti ha spinto all’utilizzazione dell’acquerello e della ceramica?
L.F. Con l’acquerello le decisioni si susseguono senza possibilità di ripensamenti,è tutto molto immediato,quello che fai quello resta,ogni gesto è trasparente. La ceramica è più ‘fisica’ e mi sorprende di più…

M.S Quale forma espressiva rappresenta meglio il tuo modo di vedere, sentire, essere?
L.F. Mi riconosco di volta in volta nella forma che uso al momento.

M.S Un aggettivo che sceglieresti per descrivere le tue sculture?
L.F. Curiose.

M.S Immagine mentale ed immagine reale, nel tuo lavoro coincidono?
L.F. Il lavoro è sempre un processo di conoscenza, i cambiamenti, le modifiche ne sono parte.

 

 

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